9 aprile 2008

Daniel Evan Weiss - Gli scarafaggi non hanno re

Già dal titolo si capisce che questo è un libro particolare. L'autore scrive, nel suo sito, di essere più interessato al processo dello scrivere che all'argomento trattato. Devo dire che leggendo Gli scarafaggi non hanno re, questa propensione si noti abbastanza, sia nel lessico che nella costruzione dei periodi.

La trama è semplice, narra la storia di una colonia di scarafaggi che vive nell'appartamento di un ebreo di nome Ira. Il protagonista è Numeri, lo scarafaggio cresciuto mangiando pagine del Libro dei Numeri (della Bibbia). Ogni scarafaggio prende il nome e i modi dal libro di cui si è nutrito; da qui la battuta più divertente del romanzo:

"Il primitivo che rifugge la luce...", considerò Phil. "Lo struzzo? L'avicola? Il verme?"

"Lo stupratore," suggeri Miller (ovviamente perchè cresciuto in un libro di Miller, ndr)

In generale la gente non la capisce...

Perchè mi ha deluso? Di certo non sono state le aspettative che avevo quando l'ho comprato, nonostante se ne parlasse in modi entusiastici. Credo che l'aspettativa che ha ucciso questo romanzo, si quella creata dalle prime pagine... parte tanto bene quanto prosegua male...
La lettura diventa sempre più pesante, i fatti sempre più eccessivi e spesso disgustosi. Certo non voleva essere verosimile, forse però è proprio nelle parti più verosimili che il romanzo scade di più...

In conclusione, da leggere solo le prime pagine e costruirsi da soli un ipotetica storia della colonia.

1 commento:

Jacopo ha detto...

questo blog sta diventando sempre di piu una completa critica di una libreria...
i miei complimenti,
continua cosi!