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L'idea di fondo è quella di sottolineare quanto il linguaggio influisca sul modo e, soprattutto, sulla velocità di pensare. Non è una cosa che viene spontaneo notare... ad esempio: supponiamo che per descrivere una situazione/oggetto/sentimento sia sufficiente una parola (nella nostra lingua); supponiamo ora che esista una lingua in cui non ci sia quella parola. Ecco, le persone che parlano la prima lingua, trovandosi di fronte a questa situazione/oggetto/sentimento, si ritroverebbero subito in mente la parola che la esprime. Invece una persona che parla la seconda lingua, si troverebbe nella posizione di dover cercare una perifrasi per descrivere situazione/oggetto/sentimento, rallentando così ogni reazione.
Tutto questo perchè pensiamo con le parole che conosciamo. La nostra mente sarà grande e complessa solo alla presenza di tante parole diverse.
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