26 settembre 2008

Kafka - Il Castello

A Kafka dedico un post incompiuto. La parte mancante è quella in cui introduco il romanzo. A dire la verità si potrebbe notare la mancanza della trama... non che voglia ometterla, piuttosto non l'ho trovata. Inizialmente ho pensato che, essendo incompiuto, l'intreccio si sarebbe sviluppato in seguito; poi ho realizzato che nelle 300 pagine che ho letto non succede praticamente niente, quante ne sarebbero dovute servire un una storia seria?

300 pagine per pochi giorni, ho perso il conto m acredo che il tutto si svolga in soli tre giorni. Ok, c'è qualche flashback... ma il tempo è troppo dilatato. Decisamente troppo.

La scrittura di Kafka mi resta anche un po' difficoltosa, nel senso che dopo una ventina di minuti al massimo, dovevo restituire il libro alla polvere del comodino. Si può facilmente immaginare quanto mi ci sia voluto per arrivare alla fine. In più ho fatto l'errore di leggerlo d'estate! Leggere in estate un libro in cui i protagonisti non hanno mai visto il sole uscire dalle nuvole cariche di neve...

In conclusione, il solito Kafka. Idee interessanti senza la forza di portarle in fondo. In piccolo, mi sento come lui. Il Castello è troppo faticoso, troppo lungo (malgrado sia incompiuto), troppo assurdo, eccessivamente non-sense e incoerente; mi ha lasciato poco. Consigliato solo ai burocrati convinti.

P.S. Quanto odio gli aiutanti!!!

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